Sono stati organizzati dei mini corsi di “Piccolo Pronto Soccorso”, dedicati ai care giver. Si tratta di lezioni, della durata di circa un’ora l’una, collocate nell’orario del pranzo per non richiedere ulteriori permessi lavorativi da parte dei partecipanti. Durante queste lezioni i nostri infermieri, ed in alcuni casi i medici, insegnano ai care giver come effettuare le più comuni procedure dele quali possono necessitare i pazienti:

• Iniezioni intramuscolari
• Iniezioni sottocutanee
• Rimozione di pompa elastomerica con eparinizzazione del CVC
• Medicazioni di ferite
• Medicazione di piaghe da decubito
• Gestione epistassi
• Effettuazione stick glicemico
• Misurazione della Pressione Arteriosa
• Preparazione ed esecuzione di enteroclismi
• Ulteriori procedure richieste dagli stessi discenti

Scopo di questo programma educazionale un po’ particolare è di determinare:

• Gestione domiciliare del paziente migliore ma semplificata
• Riduzione dello stato d’ansia dei famigliari con miglioramento della qualità di vita

Riduzione dell’impegno economico della famiglia ma anche di ricoveri ospedalieri impropri

Il progetto è stato sviluppato per garantire trattamenti chemioterapici sicuri a medio termine e terapie infusionali in pazienti con patrimonio venoso compromesso. Il progetto ha coinvolto dapprima il Dipartimento Medico e successivamente il Territorio.  In una prima fase è stato formato un team di infermieri all’impianto di CVC-PICC con tecnica eco guidata (4 infermieri della oncologia, due della medicina e due della geriatria) presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria PISANA. In seconda fase si è proceduto all’attuazione pratica con l’impianto dei PICC, con iniziale presenza del tutor del centro di formazione. Dal gennaio 2010 al 30 giugno 2011 sono stati impiantati e gestiti 230 CVC-PICC, di cui già rimossi 200 per fine trattamento e ancora attivi 30. Circa l’80% dei casi ha riguardato pazienti della Oncologia, mentre il restante 20% pazienti della Medicina, Geriatria, Neurologia, Chirurgia, ADI. Il progetto ha prodotto evidenti benefici sia, e soprattutto, ai pazienti, eliminando eventi avversi quali stravasi e tromboflebiti, sia agli operatori sanitari, facilitati nella loro attività quotidiana. Attualmente sono in programma l’apertura di un ambulatorio infermieristico per l’impianto e la gestione del dispositivo PICC e l’estensione del progetto in area vasta col coinvolgimento dell’ospedale di Ascoli Piceno.