Osservatorio sui progetti di sussidiarietà circolare in atto su tutto il territorio nazionale

L’Associazione Far Pensare si propone di valorizzare esperienze di comunità con approcci interdisciplinari con l’intento di sensibilizzare il pubblico su tematiche importanti e favorire la comunicazione tra tutte le persone interessate e coinvolte.

In queste settimane di enorme difficoltà sanitaria, sociale ed economica, è stato enfatizzato il ruolo della sussidiarietà circolare. La collaborazione attiva e responsabile fra istituzioni, cittadinanza e terzo settore è indispensabile per garantire i servizi socio-sanitari all’intera popolazione. Questo osservatorio nasce per conoscere e diffondere le iniziative più innovative ed efficaci

osservatorio far pensare

Cambiare le politiche del welfare

Il bene comune deve rappresentare un benessere non in logica riparativa e assistenzialista ma di stabilizzazione e spin-off del sistema sociale, al fine di promuovere politiche di welfare che affrontino salute, casa, lavoro, diritto allo studio, allo sport, alla tutela dei risparmi, alla trasparenza informativa.

Il welfare deve cambiare perché è stato pensato in condizioni molto diverse dalle attuali; è cambiata la popolazione (ad esempio si pensi ai numeri delle persone ultrasettantenni e la scarsa natalità); deve essere universalistico (nessuno escluso); deve essere più flessibile e includere nuovi valori e modelli organizzativi e deve comprendere funzioni operative sussidiarie (in gran parte lasciate alla buona volontà dell’associazionismo del volontariato) e alla cooperazione di utenza.

Collaborazione per il bene comune

La logica di sussidiarietà circolare prevede l’integrazione tra i tre soggetti – Pubblico (stato, regioni, enti locali ecc.), Terzo settore (associazioni di volontariato e di promozione sociale, imprese sociali ex lege e de facto, etc) e mondo delle imprese (industrie, banche, etc) nella progettazione strategica e nella gestione di nuovi modelli di welfare che rispondano a vecchi e nuovi bisogni.

Il bene comune è la buona vita dell’intera comunità sociale.

“Crediamo che profit e non profit possano oggi declinarsi in modo nuovo e complementare per rafforzare i diritti di cittadinanza attraverso la costruzione di reti solidali nelle quali lo Stato, le Regioni e i Comuni e le diverse associazioni e organizzazioni del terzo settore collaborino in modo sistematico per elevare i livelli di protezione sociale, combattere le vecchie e nuove forme di esclusione e consentire a tutti i cittadini di sviluppare le proprie potenzialità”. (Zamagni)

Perché un osservatorio sulla sussidiarietà circolare

L’osservatorio prevede di raccogliere, grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Cultura, Politica e Società dell’Università di Torino, esperienze sul territorio nazionale di esperienze sussidiarie per costruire un catalogo di idee sviluppate e realizzate per comunità più coese, solidali e sane. Il lavoro di ricerca sarà effettuato con la collaborazione di alcuni tirocinanti dell’Università di Torino.