Categories: iniziative

Arcipelago

Biella Città Arcipelago è un laboratorio collaborativo di progettazione e sviluppo territoriale orientato alla prosperità e alla creatività sostenibili del territorio biellese, che si innesta e si fonde con il percorso e le progettualità di Biella Città Creativa UNESCO.
L’obiettivo generale è di mettere a sistema un modello organizzativo inclusivo che valorizzi le organizzazioni e le esperienze fatte nell’ambito dello sviluppo sostenibile del Biellese rispecchiando l’idea dell’Arcipelago, in cui ciascuna isola con le proprie specificità è connessa a tutte le altre.
Le “isole” sono quindi rappresentate non soltanto dalle agglomerazioni urbane dei 74 comuni, ma anche dai temi che emergono come collante tra diversi enti e organizzazioni che operano nel Biellese e che vanno nella direzione di rispondere ai bisogni della popolazione in un percorso partecipativo e coerente con il territorio.
Queste isole sono rappresentate da tavoli tematici costituiti da enti, organizzazioni e progetti (passati e presenti) che, utilizzando l’arte demopratica, vogliono contribuire a progettare in modo corale e coerente il futuro del Biellese.

Salute e Benessere: La comunità che cura

L’isola “Salute e Benessere” nasce dalla consapevolezza che la salute è un bene comune, generato dalle relazioni, dall’ambiente e dalle condizioni sociali in cui le persone vivono. Promuove una visione della salute come responsabilità condivisa, da coltivare attraverso reti territoriali inclusive, solidali e partecipate. Al centro dell’azione vi è l’idea di una comunità che cura: una comunità fatta di persone, associazioni e istituzioni che si prendono cura le une delle altre, in un rapporto reciproco di attenzione, ascolto e sostegno.

La prevenzione prende forma nei contesti quotidiani e si nutre del sapere diffuso, dell’esperienza vissuta e delle evidenze scientifiche. Particolare attenzione è dedicata alla lotta contro la solitudine
e l’emarginazione, riconosciute come cause profonde di fragilità e malattia.
In questo quadro, promuovere il benessere dei giovani è fondamentale: garantire spazi di ascolto, partecipazione e protagonismo significa riconoscere il loro ruolo nella costruzione di una società più giusta e inclusiva. Investire nella loro salute psicofisica e nel loro accesso a opportunità educative, culturali e relazionali è un atto concreto di prevenzione e giustizia sociale. Favorire connessioni, senso di appartenenza e fiducia è il primo passo per costruire una comunità dove ciascuno, giovane o adulto, possa sentirsi accolto, valorizzato e parte attiva di una comunità che cura.

Fanno parte dell’isola: ASL BI BiellaAssociazione Far Pensare Emanuele Lo Monaco, Associazione L’uovo di Colombo – Alice nello specchio, Associazione Tessiture SonoreCittadellarte – Fondazione PistolettoCittà Studi BiellaConsorzio Intercomunale dei Servizi Socio-Assistenziali I.R.I.S.Cooperativa Maria CeciliaConsorzio Sociale Il Filo da TessereCTV – Centro Territoriale per il Volontariato BiellaTessere la salute.

Comunità educante: Ogni piazza un’isola d’apprendimento nell’arcipelago biellese

Impegnata nell’idea di un apprendimento diffuso, basata sull’esperienza diretta del territorio e delle persone che lo abitano, “l’isola educante” del Biellese lavora per connettere le realtà educative e farne luoghi di crescita condivisa.
Nell’ambito del progetto territoriale “Learning Arcipelago”, che mira a fare del territorio biellese un sistema integrato di ambienti di apprendimento, è stato siglato, nel maggio 2024, il primo Patto educativo di comunità con il Comune di Valdilana, l’I.C. Valdilana Pettinengo, il Consorzio Filo da Tessere, con il coinvolgimento attivo della Fondazione Zegna e delle associazioni locali.
Oggi l’isola, integrando molte realtà educative del Biellese, esplora la “rigenerazione delle piazze”, mappando nuovi spazi per la cittadinanza e attivando processi di partecipazione, apprendimento tra pari, scambio di idee e pratiche.
Affinché questi spazi siano realmente accessibili e in relazione tra loro, quest’isola è complementare e si collega al lavoro dell’“isola della mobilità”: per una mobilità dolce e sostenibile che renda raggiungibili i luoghi dell’apprendimento diffuso.

Fanno parte dell’isola: Associazione Caos e il tavolo Comunità Educante del CTV, Città Studi, Ecomuseo Valle Elvo e Serra, Cascina Oremo, Comune di Valdilana, Consorzio Sociale Il Filo da Tessere, Coop. Oltreilgiardino, Cues Opendot, Esploratori d’Arcipelago, Fondazione Zegna, Laboratorio di Ecologia Digitale (LED), Learning Arcipelago, Open School del Terzo Paradiso, Semi di Serra, Scuola Senza Pareti, Rotonda Al Centro.

Cibo, agricoltura e accoglienza: Lavorare con la natura

L’isola si interroga su come nutrire la comunità e i visitatori del territorio biellese con cibo prodotto da un’agricoltura locale che sappia lavorare con la natura e non contro di essa, lasciando la Terra migliore di come l’abbiamo trovata e producendo al contempo paesaggi belli, sani e abbondanti.
Il paesaggio agrario è lo specchio del rapporto di una comunità con la natura e con il proprio territorio e il recupero e il rilancio di tale rapporto rappresenta una priorità del nostro lavoro.
Riconoscersi in un paesaggio agrario, nelle forme di agricoltura che quel paesaggio crea e nella costruzione delle relazioni fra comunità e produttori di cibo, rappresenta la forza e la capacità di quella stessa comunità di accogliere e ospitare visitatori non solo attraverso la fornitura di servizi, ma anche e soprattutto attraverso la condivisione di relazioni reali, nuovo amore per il territorio e di una coraggiosa e gioiosa idea di futuro.
Lavorare sull’accoglienza, per noi, vuol dire costruire alleanze, formare reti, attivare energie locali e nazionali capaci di valorizzare le economie dell’ospitalità leggera e consapevole. Significa connettere agricoltura, cultura e turismo in un’unica visione che metta al centro la qualità della vita e la bellezza dell’incontro. In questo modo, ogni gesto di accoglienza diventa anche un gesto politico, ecologico e culturale: un invito a immaginare insieme un futuro in cui sentirsi accolti voglia dire sentirsi parte di un mondo più giusto, più aperto, più umano.

Fanno parte dell’isola: EGDA-ERBASS, Movimento Lento, Let Eat Bi, Ecomuseo Valle Elvo e Serra, Slow Food Biella, TeriTori, Slow Food Travel Montagne Biellesi…

Paesaggi della lana: Un filo che unisce

“Paesaggi della Lana” è il nome con cui diversi attori della scena culturale biellese hanno identificato un progetto di valorizzazione del paesaggio biellese, a suo modo unico, ricco di valenze naturalistiche, artistiche e storico-sociali connesse alla prorompente industrializzazione tessile tra XIX e XX secolo. Un paesaggio costituito da fabbriche dismesse o attive, ville padronali, villaggi operai, centrali idroelettriche, opere idrauliche come rogge, canali e salti, strade… ma anche greggi e pascoli.
L’Ecomuseo del Biellese, nato nel 2000 con l’obiettivo di “ricomporre e rendere percepibile il processo storico di formazione del distretto industriale laniero”, propone oggi di continuare questo percorso ripensando un’antica/nuova filiera della lana ancorata al mondo agropastorale e alla materia prima fondamentale dell’industria biellese:
– rivalutando le greggi biellesi come servizio ecosistemico funzionale alla riduzione del rischio idrogeologico connesso al cambiamento climatico;
– trasformando la loro lana in prodotti innovativi il cui valore d’uso si sposi a un alto valore aggiunto in termini di creatività;
– attivando nuovi percorsi formativi attraverso i quali recuperare le competenze fondamentali legate alla trasformazione della lana e della carne della pecora biellese, promuovendone prodotti e paesaggi.

Fanno parte dell’isola: Accademia Unidee, Agenzia Lane d’Italia, Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, Città Studi, DocBI – Centro Studi Biellesi, Ecomuseo del Biellese, Fatti ad Arte, Pacefuturo, Pettinatura di Verrone, Piccola Fata, Rete Archivi Biellesi…

Mobilità e accessibilità: St-Azioni, tra sosta e movimento, per un Arcipelago accessibile

L’isola supera l’idea stessa di isolamento: lo spazio tra le isole è visto come ciò che le connette tutte. L’accessibilità è ciò che trasforma un gruppo di isole in un arcipelago connesso.
Muoversi in modo leggero – a piedi o in bicicletta – ci aiuta a ricucire il territorio, realizzando un tessuto urbano inclusivo, attraversato da percorsi che connettono non solo i luoghi della mobilità ma soprattutto scuole, parchi, spazi della cultura, del lavoro e del tempo libero: piazze come nodi di qualità urbana che ricamano un nuovo paesaggio.
Ogni isola/nodo/piazza diventa così un porto accogliente, dove si scambiano velocità e lentezza, trovando modi nuovi e più efficienti per usare meglio il tempo e le risorse.
Promuoviamo allora un’idea di “St-Azione”, che non è più solo quella del treno o del bus, ma uno spazio ibrido: un giardino, un’aula, un laboratorio dove stare e agire, tra sosta e movimento, velocità e lentezza: dove si arriva e si parte, ma dove ci si può anche fermare – per leggere, lavorare, studiare o semplicemente aspettare: un treno, un’idea nuova, una persona cara.

Fanno parte dell’isola: Città Studi, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, Fondazione Sella, Oremo Energia Solidale (comunità energetica solidale), Osservatorio del Biellese beni culturali e paesaggio, Osservatorio e-scapes, Politecnico di Milano, Sella Lab, Spazio Hydro….

Vivere e lavorare in montagna

Il punto di vista è quello della “città arcipelago”, ovvero di un territorio interconnesso dove i luoghi si trovano in relazione di reciprocità.
Reciprocità vuol dire che il rapporto tra urbano e rurale deve essere uno scambio tra pari e che dobbiamo abbandonare la tendenza, vecchia e insostenibile, di considerare la città quale unico luogo dove trovare lavoro e servizi.
Il dominio metropolitano non consente di avviare la transizione ecologica, anzi conduce a dissipare ricchezze e a non riconoscere, alla montagna e alle zone intermedie, diritti sulle risorse naturali di cui lo spazio urbano ha bisogno: acqua, foreste e agricoltura principalmente.
Non solo: è necessario riconoscere i servizi ecosistemici offerti alla collettività da coloro che vivendo e lavorando in montagna se ne prendono cura, come i pastori e i casari. Mantenendo i pascoli, i boschi, i canali di scolo e le infrastrutture essenziali questi attori rendono la montagna viva e abitabile, oltre che sicura e accessibile.
Se vogliamo avere un territorio e paesi accoglienti, per vecchi e nuovi abitanti, non solo dobbiamo salvaguardare i servizi, ma aggiornarli, portare come elemento di innovazione la partecipazione dei cittadini, costruire comunità attive e consapevoli.
L’isola si propone di diventare un riferimento per gli amministratori dei paesi che vogliono invertire la tendenza allo spopolamento delle aree interne con proposte e progetti sostenibili a supporto dei suoi abitanti e di coloro che potrebbero diventarlo.

Fanno parte dell’isola: ASFO, Ecomuseo Valle Elvo e Serra, Coop. Terra di Casa, Let Eat Bi, Slow Food Travel Montagne Biellesi….

Usiamo i cookie per ottimizzare il nostro sito web ed i nostri servizi