Project Description

Titolo del progetto

Con il seno di poi: percorso online per il benessere di donne con neoplasia mammaria

Autori e provenienza

Chiara Cognetta Università Cattolica del Sacro Cuore di Gesù di Milano

Descrizione del progetto

Si tratta di un progetto multicentrico che prevede la partecipazione di donne che hanno ricevuto diagnosi di tumore alla mammella, reclutate volontariamente presso Reparti di Oncologia Medica di Milano e hinterland, alle quali viene proposto un training online della durata di 2 settimane, attivato a seguito dell’intervento chirurgico e prima che inizi il trattamento chemioterapico. Il training proposto si ispira al protocollo SIT, Stress Inoculation Training (si veda in seguito) concepito per preparare le persone ad affrontare le situazioni difficili che la vita può riservare.
Nello specifico, il protocollo dell’intervento prevede:

  • un incontro iniziale con la psicologa in cui verrà chiesto di compilare una batteria di questionari e sarà proposta la prima esperienza multimediale (filmato relativo alla fase di concettualizzazione). Inoltre, verrà data la consegna relativa al training e il relativo materiale per l’accesso alla piattaforma online;
  • il training vero e proprio, che include 10 esperienze usufruibili online di circa 30 minuti ciascuna (sette relative alla fase di acquisizione delle abilità di coping e tre relative alla fase di applicazione e completamento in accordo con il protocollo SIT) che le pazienti svolgeranno a distanza, per una durata di 2 settimane. Alle pazienti verrà esplicitamente chiesto di effettuare il training a casa, visionando un video al giorno nel momento della giornata che esse stesse ritengono opportuno, attraverso l’uso dei dispositivi a loro disposizione (pc, tablet o smartphone);
  • un incontro finale di valutazione individuale al termine del training con la psicologa mirato a raccogliere dati qualitativi sull’esperienza fatta e in cui verrà chiesto di compilare una batteria di questionari.

La valutazione viene effettuata in diversi momenti:

  1. valutazione dell’esperienza a distanza, per cui sarà proposto un questionario di valutazione dello stato emotivo delle pazienti prima e dopo ogni esperienza a distanza.
  2. valutazione del training in termini di benessere, adattamento alla malattia e regolazione emotiva attraverso la somministrazione di una batteria di questionari.

I questionari saranno somministrati all’inizio e alla fine del training, in occasione degli incontri in presenza con la psicologa. Inoltre, sono previsti due momenti di valutazione follow-up a distanza di tre mesi e sei mesi dal termine del training proposto, che saranno gestiti telefonicamente o previa consegna dei questionari a mezzo posta in busta affrancata a seconda della disponibilità della paziente.
Saranno coinvolte almeno 50 donne di età compresa tra i 30 e i 70 anni, suddivise in due gruppi: il gruppo a cui viene proposto il protocollo SIT online (25 pazienti) e il gruppo di controllo senza trattamento (25 pazienti).

Titolo del progetto

Cancro e lavoro: diritti e bisogni dei pazienti, dei loro familiari e dei datori di lavoro 

Autori e provenienza

Antonio Ardizzoia D.I.P.O. XVI LECCO – Regione Lombardia

Descrizione del progetto

Nel 2014 è stato proposto un questionario ai pazienti e al loro familiari per rilevare le loro conoscenze rispetto ai diritti in ambito lavorativo e le loro eventuali difficoltà rispetto all’accesso alle cure durante la malattia. Da questo lavoro si è sviluppato un percorso sinergico di riflessione con le organizzazioni di categoria, le istituzioni e i sindacati per individuare strategie per sensibilizzare sul tema e per informare sia i lavoratori e i loro familiari sui diritti durante la malattia e i datori di lavoro. Verrà divulgata alle imprese una guida informativa con le normative di legge e le normative contrattuali per ogni categoria specificando, in modo particolare, gli articoli che riguardano l’accesso alle cure.

Titolo del progetto

Simultaneous Home Care 

Autori e provenienza

Mauro Bandera – Linda Bascialla- Claudio Chini – Alessandro Tuzi – Graziella Pinotti  Oncologia Medica-Ospedale Fondazione Macchi – VARESE

Descrizione del progetto

Il Progetto di SIMULTANEOUS HOME CARE si propone di garantire la continuità assistenziale ai pazienti dimessi dall’ U.O. di Oncologia degenza o Oncologia Ambulatorio/DH che abbiano necessità di proseguire con trattamenti sintomatici e/o palliativi al domicilio. L’attività di assistenza viene erogata in stretta collaborazione con il MMG che mantiene in carico il paziente e che potrà avvalersi della consulenza di un oncologo specialista in cure palliative.

Titolo del progetto

Agopuntura nelle pazienti affetta da carcinoma mammario in trattamento adiuvante con inibitori dell’aromatasi, in post menopausa 

Autori e provenienza

Linda Bascialla – Sabrina Barzaghi – Giovanni Giardina – Graziella Pinotti Oncologia Medica-Ospedale Fondazione Macchi – VARESE

Descrizione del progetto

Recenti trials clinici hanno evidenziato l’efficacia degli IA di III generazione (anastrozolo, letrozolo, exemestane) nel ridurre in modo significativo il rischio di recidive. Gli stessi studi hanno mostrato che gli IA si associano frequentemente a dolori muscoloscheletrici e delle articolazioni causando un peggioramento della qualità di vita della paziente ed in alcuni casi l’interruzione del trattamento stesso.
L’agopuntura è una metodica terapeutica i cui principi e metodi risalgono alla più antica Medicina Cinese. Recentemente l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto il ruolo dell’agopuntura nel trattamento del dolore osteomuscolare. L’agopuntura avvalendosi della stimolazione di determinate zone cutanee con sottili aghi determinerebbe il rilascio di neurotrasmettitori con effetti analgesici di breve durata. Sono riportate inoltre in letteratura alcune esperienze nel trattamento dei dolori ossei secondari a terapia con IA.
Le pazienti arruolate nel progetto sono donne con dolori osteoarticolari (BFI-SF ≥ 3) secondari a trattamento endocrino adiuvante con IA (anastrozolo, letrozolo, exemestane) per carcinoma mammario (stadio I-III) iniziato da almeno 3-6 mesi .
Le sedute di agopuntura vengono praticate c/o Ambulatori Oncologia dal Dr. S. Gozzo, specialista in Anestesia e Rianimazione, secondo i criteri standard della Medicina Cinese tradizionale della durata di 30 min due volte alla settimana fino a miglioramento clinico ed eventuale riduzione di terapia antidolorifica.

Titolo del progetto

Danzaterapia in oncologia medica

Autori e provenienza

Linda Bascialla – Rossana Gueli – A.Giaquinto – Micaela Mare – Graziella Pinotti – Oncologia Medica-Ospedale Fondazione Macchi – VARESE

Descrizione del progetto

La danzaterapia è una metodologia specifica, orientata a promuovere l’integrazione fisica, emotiva, cognitiva e relazionale, la maturità affettiva e psicosociale e la qualità di vita della persona. La specificità della danzaterapia si riferisce al linguaggio del movimento corporeo, della 37 danza e al processo creativo quali principali modalità di intervento e di valutazione all’interno di processi finalizzati alla positiva evoluzione della persona. In danzaterapia si parte dal corpo per contribuire all’armonico sviluppo dell’individuo attraverso l’uso del movimento inteso come mezzo per la scoperta di sé, del proprio corpo e delle sue capacità espressive. Il movimento in questo ambito non è inteso come apprendimento motorio codificato ma si propone di restituire alla persona la sua unicità espressiva. La danza possiede una triplice specificità che ci permette di comprendere in quale modo possa dare un apporto alla relazione terapeutica: essa è al tempo stesso arte, attività corporea e linguaggio. Il presupposto di partenza per un intervento di danzaterapia è la convinzione del forte legame tra mente e corpo e fra corpo e emozione. Il corpo impara, trasmette, comprende e ricorda: la danza terapia impronta il lavoro sulla centralità del “corpo intelligente”.
La danzaterapia in oncologia si colloca proprio nello spazio e nel luogo del sentire o meglio del sentire corporeo dove emozioni vecchie e nuove, belle e “brutte” circolano, prendono forma, prendono senso, si esprimono e si rivelano attraverso il gesto simbolico della danza. L’importanza di esprimere e di ricevere le emozioni per un paziente oncologico è fondamentale per ri-abitare il corpo e per risentirsi di nuovo in stretto rapporto con la pulsione vitale perciò con il piacere dell’essere e di esistere.
La danzaterapia, utilizzando proprio il corpo come strumento di cura, si pone rivolgendosi ad esso nella sua globalità, come un ponte dinamico tra la dimensione mente-corpo attraverso l’espressione e la trasformazione delle emozioni; si crea un continuo dialogo tra percezioni del proprio corpo, movimento, immagini, momenti di consapevolezza e di rivelazione, musica, ritmo, gioco, storie e parole dove non c’è mai solo corpo o solo psiche ma, una comunicazione emotiva che comprende la totalità della persona.
Il progetto si svolge all’interno dell’ospedale di Circolo in un’aula dedicata. Vede coinvolte donne in menopausa indotta farmacologicamente in corso di trattamento ormonale adiuvante per carcinoma mammario.