STORIE DI GUARIGIONE

Storie di Guarigione è un concorso letterario nazionale. Ha lo scopo di diffondere e di far conoscere al grande pubblico le testimonianze personali di chi ha attraversato e superato l’esperienza della malattia mentale. La sua prima edizione, organizzata in ricordo di Emanuele Lomonaco, si è svolta nel 2007 e ha visto la partecipazione di quasi 600 concorrenti da ogni parte d’Italia, con opere iscritte in tre diverse sezioni concorsuali, Poesia, Racconti e Autobiografia. La giuria era presieduta dall’artista biellese Michelangelo Pistoletto, con Alda Merini nel ruolo di presidente onorario del concorso. Qui sotto il componimento realizzato dalla poetessa per l’occasione.

Alda Merini

Presidente Onorario di Storie di Guarigione

Il manicomio è il luogo della lontananza,
ma ogni malato, vero o presunto,
ha sempre in sé quel cuore malato,
che è lo stesso che lo aiuterà a guarire.
Di solito è un cuore d’amore
e la scienza non capirà
come mai, ad un certo punto,
questo orologio misterioso dell’uomo
comincia a vivere
Il contagio viene dagli altri,
i veri lebbrosi dell’amore,
che a volte ti deturpano il sentimento
Abbiamo in noi, e con noi,
la figura malata  e vittoriosa di un Cristo
che non dice parola contro la violenza
perché la violenza fa parte della vita,
ma il saggio sa che il male lo prepara alla morte
e quindi sa anche che ci sarà
una gloriosa resurrezione
E come io ho amato gli altri malati
che mi hanno amato e salvato la vita,
così oggi amo i sani
che li hanno condannati.
Rimango io, Alda Merini, a ricordarli
e quell’unica rosa di chi ha vinto a Sanremo
andrebbe posta sulle tante tombe
di coloro che non sono stati
giustificati.
Io ne piango alla memoria.

VINCITORI DELLA PRIMA EDIZIONE. BIELLA, 2007.

SEZIONE AUTOBIOGRAFIA

SULLA VIA DEL RITORNO

Dania Agrida Ferrari

Per la consapevolezza che la guarigione non esclude la sofferenza, ma la pone nella contingenza del presente aspirando ad una felicità. Per l’originalità della scrittura, quasi una poesia epica, per  la fluidità e la poeticità aperta, come in un flusso ininterrotto di coscienza.

CUORE DI TERRA

Nicola Tudino

Per la consapevolezza della malattia e del fatto che la guarigione è un percorso da compiersi all’interno della società. Per la capacità di proporsi dialetticamente di fronte al personale curante e alle istituzioni. Notevole la fluidità della scrittura, talvolta venata di ironia.

FRAMMENTI DI CRISTALLO

Lis

Perchè evidenzia che la guarigione non è un miracolo, ma un lungo e faticoso viaggio. Per la struttura narrativa, che presenta inizialmente il panorama della esperienza, per poi esplorare alcuni sentieri in modo analitico.

SEZIONE RACCONTI

COME UNO SCIOCCO MULINO A VENTO

Carla Macoggi

Per la capacità di rendere tangibile l’esperienza della follia e del dolore. Per aver saputo comunicare quanto la sofferenza personale possa derivare da certe regole imposte come assolute. Originale e visionario.

UN POSTO SCOMODO

Lucia Verdi

Per la capacità di descrivere sé stessa e il suo disagio attraverso elementi esterni. Per la capacità di arrivare al confine del genere letterario, tra autobiografia e racconto.

CONCERTO IN RE MINORE

Elisabetta Maltese

Per la forza espressa nella decisione di guarire, sconfiggendo l’onnipotenza della malattia e rimuovendo il peso del passato con la coscienza di non poter essere risarciti.

SEZIONE POESIA

LE VOCI DI DENTRO

Paola Tamino

Il dolore della depressione si trasforma in rabbia, lasciando intravedere possibili vie d’uscita. Raffinato e non banale.

STORIA DI UNA VOCE DAL SILENZIO

Maurizio Silvestrelli

Per la capacità di evocare scenari di speranza e “una strada per essere nel mondo nuovamente”. Interessante ricerca ritmica e scelte linguistiche.

VIVERE CON LA NEVROSI

Scapin Padre Santino

Per la profonda riflessione su di sè, il coraggio di non nascondersi e di vedere le paure del presente senza utilizzare la Fede come un’ancora totalizzante.